Melody’s Echo Chamber è il nome della parigina polistrumentista e compositrice Melody Prochet.
Con la sua fumosa, sensuale voce e la presenza romantica, Prochet incarna un tipo di eleganza e un audace senso-di-sé a lungo associato alle più notevoli esportazioni musicali francesi. Ma per quanto la sua identità nazionale passi attraverso la fibra degli undici brani che compongono Melody’s Echo Chamber, in gioco c’è anche una certa mondanità, un guardare oltre l’esperienza personale ricercando dentro la pop art europea – kraut, space-rock, dream-pop, elettronica – in un modo molto più cinematografico che musicale.
Artisti come Debussy e Spiritualized sono raramente citati in tandem quando si parla di album di debutto di un artista, ma per Prochet, un’ex studentessa di musica classica, questo mix di influenze disparate ha senso.
La combinazione intrigante di un’aggressiva e brutale strumentazione con un’entusiasmante portata compositiva presente nel lavoro di Prochet è in parte attribuibile alle origini dell’album, prevalentemente registrato e mixato a Perth con Kevin Parker dei Tame Impala e rifinito come solista in Francia.
La collaborazione tra i due, nata subito dopo che si incontrarono in tour quando Prochet stava suonando in una band precedente, si è rivelata una chimica perfetta.
“Studiando la Viola, sono stata circondata per molti anni dell’idea di classicità, tutta la musica era formale e sobria; così quando iniziai a registrare le mie canzoni ero un pò soffocata da queste restrizioni e tendevo quindi a non essere così estrema come avrei voluto essere sia nel suono che nella struttura”, spiega Prochet. “Penso che a un certo punto ho avuto un clic e naturalmente ho finito per collaborare con qualcuno come Kevin. Abbiamo lavorato come una specie di opposti complementari – lui mi ha aiutato a distruggere tutto quello che avevo fatto fino a quel punto e poi rimetterlo insieme pezzo per pezzo, a scolpirlo con il giusto equilibrio di classicismo, ma anche con la psichedelia e la sregolatezza che volevo”.
Ispirata dall’approccio da spirito libero di Parker, Prochet descrive il suo processo a Perth come infantile, esplorativo.
“Some Time Alone Alone è una delle canzoni che ho scritto a Perth, quando Kevin era in tour ed ero da sola nel suo studio. Aveva lasciato queste note dappertutto per spiegare come utilizzare l’attrezzatura, ma il suo compagno di stanza l’aveva usato poco prima di me e aveva incasinato tutte le istruzioni, quindi ero lì e non sapevo come far funzionare il tutto”, ricorda Prochet. “Così ho attaccato la mia chitarra ad un pre-amplificatore e ho suonato questa chitarra davvero satura in cima alla mia batteria elettronica Yamaha in un modo che sembrava così naturale. Certo, era tecnicamente totalmente sbagliato, ma alla fine abbiamo mantenuto tutte le mie chitarre perchè il suono era così speciale che non valeva la pena provare a farlo di nuovo. Quindi, in generale, non vi era alcun processo reale, ma un esperimento giorno per giorno.”
Lasciandosi alle spalle Parker e la sua disordinata casa-studio di Perth, Prochet ritornò in Francia, nella casa al mare dei nonni, al fine di aggiungere la voce ai pezzi registrati con Parker. “Avevo bisogno di isolamento per quella parte della registrazione”, dice Melody.
In Melody’s Echo Chamber Prochet si trova a saltare tra francese ed inglese con una naturale fluidità tale è la qualità innata emotiva della sua voce. “Quelle canzoni sono state le prime canzoni in cui ho cantato in francese”, dice Prochet, “Non ho mai voluto prima, non sembrava mai naturale – ho ascoltato tanta musica inglese, e si è in grado di cantare le cose più ridicole in inglese. Sono sempre stata una fan di cantanti francesi, ma non mi sono mai sentita all’altezza. Ma quando ero nella casa al mare mi sono trovata a cantare in francese quasi senza pensare. Ho trovato un modo per scrivere testi molto semplici, poetici, quasi infantili in modo estremamente naturale. Penso di essere stata in grado di trovare il giusto equilibrio.”
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Prossimi concerti:
10 LUGLIO 2013
UNALTROFESTIVAL
(support TAME IMPALA)
Circolo Magnolia
via Circonvallazione Idroscalo, 41 20090 – Segrate (MI)
Prezzo biglietto in promozione fino al 15 Maggio: euro 20,00 + d.p.
Prevendite attive sui circuiti: ticketone.it, vivaticket.it, bookingshow.it